Avete già sentito la frase  “Mamma ho paura di andare a scuola” ? Un’affermazione spesso sottovalutata, che andrebbe invece contestualizzata e indagata. E se viene manifestata questa paura è un vantaggio, perchè si potrà affrontare e così anche aiutare chi ne è colpito a superarla.

La scuola è iniziata e mai come oggi, dopo svariati mesi a casa, isolati da compagni ed insegnanti, i nostri ragazzi possono provare paura di andare a scuola. Una scuola “diversa”: obbligata al rispetto  del distanziamento e delle nuove regole di sicurezza post covid e che rischia di trascurare l’aspetto relazionale e di socializzazione, importante per i nostri ragazzi.

Alle emozioni più intense e positive come l’entusiasmo e la motivazione per il nuovo anno scolastico potrebbero, perciò, affiancarsi timori ed ansie nati a seguito dell’ “isolamento” e dell’allontanamento da scuola. Di fronte ad uno scenario così diverso che richiede un riadattamento e l’interiorizzazione di nuovi modelli comportamentali e nuove regole, alcuni bambini potrebbero manifestare segnali di disagio ed un possibile rifiuto per la scuola correndo il rischio di sviluppare una fobia scolare.

Cos’è la fobia scolare?

I casi di fobia scolare sono singolari poiché raggruppano delle situazioni differenti e varie. Esistono diversi fattori, infatti, che possono esservi legati. Ciò che condividono è un malessere che il bambino/ragazzo manifesta all’idea di andare a scuola.

La manifestazione di tale malessere potrebbe essere più o meno esplicita o verbalizzata a seconda di chi lo percepisce: tendenzialmente i ragazzi frequentanti gli ultimi anni della scuola primaria riescono a verbalizzare maggiormente le loro emozioni, quindi possono rendere partecipi i genitori del loro disagio.

Mentre i bambini più piccoli faticano ad esprimersi attraverso una comunicazione verbale,  è quindi più difficile riconoscere e comprendere il problema.

Quali sono i sintomi di una paura non esplicitamente detta?

Tuttavia ci sono dei sintomi che possono rappresentare dei campanelli d’allarme, come:

mal di testa, mal di pancia, vomito, nausea, giramenti di testa, tachicardia, attacchi di panico, svenimenti, rifiuto dello studio e dei compiti, ecc…

In quest’ultimo caso, il disagio percepito passa attraverso il corpo che diventa il canale preferenziale attraverso il quale comunicare ciò che si prova ovvero paura ed ansia.

Se vostro figlio presenta tali sintomi, le prime cose che dovrete cercare di comprendere sono:

– se a scuola si sono verificati fenomeni di bullismo o cyberbullismo o episodi percepiti come pericolosi

-se vi è qualche problema relazionale con insegnanti e/o compagni

– se siano presenti difficoltà nell’apprendimento tali da rendere il ragazzo insicuro, ansioso e sentirsi incapace di fronte a compiti, interrogazioni o richieste di tipo prestazionale.

E’  però opportuno considerare il problema della “paura ad andare a scuola” in un ottica più complessa e quindi pensare che il malessere potrebbe esser legato anche ad altri fattori non del tutto responsabili dell’ambiente scolastico, come:

-l’ansia da separazione dalla propria famiglia. Aspetto molto importante da tenere in considerazione dopo questo lungo periodo di assenza da scuola;

– possibili eventi traumatici verificatosi di recente nella propria famiglia, come lutti o separazioni;

– difficoltà a socializzare con gli altri bambini;

– difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti in seguito ai nuovi protocolli organizzativi e gestionali all’interno della scuola, come la divisione in sottogruppi, il cambio dell’ insegnante di riferimento o di scuola, ecc….

Tutti questi fattori bisogna calarli all’interno dello scenario storico attuale caratterizzato da cambiamenti di tipo sociale e dagli effetti psicologici post Covid che  hanno reso tutti più fragili, compresi bambini e ragazzi.

Anche loro, come noi adulti, hanno in questi mesi percepito e tutt’oggi  percepiscono l’angoscia, l’incertezza, la paura, lo stress e le preoccupazioni imposte da questa emergenza sanitaria ancora in atto.

 Cosa fare se tuo figlio ti dice: “Ho paura della scuola” o se manifesta segnali di disagio?

Quando l’’ansia diventa un problema, suscita una reazione esagerata, genera grande angoscia, e diventa difficile da controllare con comportamenti di evitamento e rifiuto per certe situazioni, come andare a scuola, bisogna cercare di comprendere l’origine del problema e le emozioni ad esso connesse.

Se tuo figlio mostra questo tipo di malessere, per superare il problema,  ha bisogno di lavorare sia sulle emozioni sia sul pensiero.

E’ quindi importante:

validare le sue emozioni, quindi non negarle, non disconfermarle o minimizzarle, piuttosto accoglierle e insieme cercargli un nome. Identificarle e nominarle ti dà la possibilità di poterle padroneggiare;

sostituire pensieri positivi a quelli negativi: potreste creare una lista delle cose positive che si fanno a scuola. E poco alla volta costruire una rappresentazione mentale della scuola come qualcosa di bello dove potersi sentire valorizzati e premiati. A tal proposito potreste rinforzare il coraggio di andare a scuola con dei premi, non stancarvi di ripetere complimenti sinceri come : “sono orgoglioso di te”, “sei stato coraggioso”.

Per ultimo ma non per importanza è essenziale che ci sia un proficua e sincera collaborazione scuola-famiglia poiché la fiducia reciproca, aiuterà  vostro figlio a non mettere in dubbio la scuola, o quanto meno, a non confermare quei pensieri negativi di cui parlavamo prima.

Questo significa anche non essere del tutto permissivi e mantenere delle regole anche a casa. E’ quindi consigliabile, quando il bambino rifiuta di andare a scuola, non concedere “il giorno di vacanza” che può alimentare il problema e trascinarlo ulteriormente: evitate di lasciare libero accesso a tv e videogiochi e raccomandatevi che esegua i compiti e che rimanga in linea con il programma di classe.

A tal proposito per supportare i bambini nelle loro paure e aiutar loro a esternarle e a dare il giusto nome, io con alcune mie colleghe, durante l’anno organizzo diversi laboratori  ludico didattici. Per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi e visita il calendario laboratori per gli ultimi eventi in programma.