Il momento particolarmente delicato che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria in corso, causata dal Covid-19, può certamente esser considerato un fattore sociale che può avere diverse effetti negativi sul nostro stato di salute psicofisico. E’ infatti già certo come il Covid-19 abbia causato un’epidemia di ricadute psicologiche  e disagi di natura psicofisiologica nei bambini, come sbalzi d’umore, irrequietezza ed irritabilità, disturbi del sonno, ecc…

E’ quindi opportuno ed  importante, in questo momento di isolamento sociale e reclusione forzata e dovuta, che ha causato loro preoccupazioni, stati d’ansia e angoscia, prestare particolare attenzione ai segnali non verbali che ci comunicano i nostri bambini, talvolta non ancora pronti ad esternalizzare a livello verbale i propri vissuti e le emozioni ad essi legati.

 

Come capire se il bambino sta vivendo un disagio durante la quarantena da Covid-19?

  • Spesso i primi segnali di disagio provengono da un cambiamento nella fase del sonno: potrebbero mostrare irrequietezza e difficoltà nella fase dell’addormentamento, presentare diversi risvegli durante la notte.
  • Potrebbero avere bisogno di maggior vicinanza fisica, per cui ritornare nel lettone
  • Ai più piccini potrebbe accadere di ritornare a fare pipì a letto.
  • Un altro aspetto che potrebbe subire cambiamenti è l’alimentazione del bambino, il quale potrebbe colmare il suo stato d’ansietà o un basso umore con una continua richiesta di cibo o abbuffate, o al contrario il suo apparato gastrointestinale potrebbe accentuare il suo senso di sazietà per cui potrebbe ridurre la quantità di cibo da ingerire.

Questi ed altri come ad esempio anche le eruzioni cutanee di diverso genere, simili a dermatiti o psoriasi, accompagnate da rossore e prurito, possono essere segnali di disagio che il bambino esperisce ed ai quali non sa darne né una voce né un nome o un significato.

 

Come gestire i disturbi comportamentali nel bambino?

In questa fase di emergenza globale dove i bambini  hanno dovuto affrontare la perdita del loro entourage affettivo e sociale e la routine quotidiana, molto importanti per la loro crescita ed il loro equilibrio psicofisico, è bene “normalizzare” alcuni di queste manifestazioni psicofisiologiche poiché, come già spiegato, ai bambini manca fisiologicamente tutta una serie di risorse che impedisce loro di affrontare questo difficile momento.

Un buon modo per accompagnare il bambino verso una comprensione più conscia delle sensazioni del suo corpo e delle sue emozioni è quello di favorire tutte le attività che possano aiutare il bambino a proiettare fuori da sé ciò che lo smuove.

Quali attività fare con i bambini per alleviare i disturbi comportamentali?

Per alleviare il disagio potete fare attività di disegno, giochi simbolici di ruolo, il dialogo sincero di ciò che sta accadendo intorno a lui (utilizzando un linguaggio consono) accogliendo paure e perplessità, restituendo in cambio rassicurazioni ed empatia.

  • Potreste scegliere di leggere dei libri legati alle emozioni più temute come la paura e la rabbia
  • svolgere insieme a loro le varie iniziative/ attività che sono state messe a punto per parlare loro del Covid-19.

Quanto sono importanti le relazioni per alleviare il disagio nei bambini durante il covid-19?

E’ importante sottolineare l’aspetto relazionale e ambientale di questi segnali di disagio, poiché  molte delle ansie e preoccupazioni che il bambino prova non sono altro che il rispecchiamento degli stati d’animo delle persone a lui più prossime.

E’ chiaro che la situazione d’emergenza impone diversi stress anche per noi adulti che dobbiamo fare i conti con i bambini a casa, l’assenza dei nonni, lo smart working  per i più fortunati, problemi economici dovuti alla perdita del lavoro, insomma, il periodo è quel che è…

Come gestire lo smart working con bambini a casa?

I bambini piccoli essendo nel loro ambiente familiare riconoscono i propri genitori come mamma e papà e non come adulti lavoratori: se svolgete attività lavorative da casa cercate dei rituali che aiutino il bambino a capire che c’è il momento in cui, anche se in casa, dovete lavorare.

Alcuni esempi :

  • rispettate più o meno gli stessi orari, in modo tale che il bambino possa passare la giornata con più regolarità
  • stabilire un luogo stabile dove lavorare, una sorta di postazione per far capire al bambino che quando vi trovate lì state lavorando, oppure ancora vestirvi come se usciste di casa per andare a lavorare.
  • I bambini non credono se non vedono!

Chi può, invece, approfitti di questo lock down per coltivare con i propri bambini esperienze che ci perdiamo nella frenesia della solita vita lavorativa.

  • Comunicare e lavorare sul coronavirus:

https://profumodifigli.com/cirinbuchino-e-il-mondo-cambiato/

https://www.muba.it/it/attivita/guida-galattica-al-corona-virus (scaricare pdf)

https://www.aslto5.piemonte.it/servizi-per-i-cittadini/notizie/ultime-notizie/1217-io-e-il-re-dei-virus-gestire-le-emozioni-ai-tempi-del-coronavirus.html (scaricare pdf)

https://www.iscomar.edu.it/La-storia-dell-ostrica-e-della-farfalla-il-CoronaVirus-e-io.htm (scaricare pdf)

Qui puoi trovare Un elenco di attività ed esperienze per parlare e condividere emozioni con i vostri bambini

Qui puoi trovare Disturbi psicosomatici come riconoscerli  e cosa fare?