Vediamo insieme come gestire l’ansia, vorrei iniziare subito dicendoti che se pensi di essere il solo ad avere questo disturbo, ti sbagli.

Spesso la depressione viene associata ad ansia, questo disturbo colpisce più di  due milioni di Italiani. Quasi 3,7 milioni accusano sintomi legati all’ansia, parliamo di persone  di età superiore ai quindici anni. Per fortuna i giovani sono ancora la percentuale minore e troviamo la maggior parte delle persone che ne soffrono tra gli adulti e gli anziani e  le donne sono più soggette.

Cosa possiamo fare per avere una migliore gestione dell’Ansia?

Le cose che non si conoscono fanno più paura, iniziamo spiegando che cos’è l’ansia e di cosa si tratta, così sapremo con cosa abbiamo a che fare.

  • Cos’è l’ansia
  • I diversi tipi di ansia
  • Alcune tecniche per superare più facilmente le crisi di ansia
  • A chi rivolgersi
  • e infine…di Ansia si può guarire?

Cos’è l’Ansia? 

Per ansia si intende un emozione fisiologica del nostro organismo che per salvaguardarci ci permette di attuare comportamenti di protezione e prevenzione contro specifici pericoli.

Questo sintomo è quindi una risposta sana ad un preciso stimolo che percepiamo come minaccioso. In condizioni normali un certo grado di ansia ci mantiene
attivi e prestanti stimolandoci nella ricerca di strategie più funzionali e mirate ai nostri obiettivi.

Quando il livello d’ansia aumenta in maniera eccessiva produce l’effetto contrario e ce ne accorgiamo perché ci fa sentire “paralizzati” o “senza controllo”, con conseguenze dannose in diverse aree della nostra vita, da quella familiare, sociale a lavorativa.

I SINTOMI DELL’ANSIA:

– Difficoltà a controllare le preoccupazioni;

– Pensieri ricorsivi, rimuginii;

-Affaticabilità, difficoltà a concentrarsi;

-Irrequietezza, irritabilità, sensazione di nervi tesi;

-Tachicardia, senso di affaticamento all’altezza del petto;

– Instabilità emotiva, paure irrazionali;

-Tensione muscolare;

-Alterazione del sonno: insonnia, difficoltà ad addormentarsi, continui risvegli;
– Inappetenza, senso di vomito, mal di stomaco, problemi gastrointestinali da somatizzazione.

Come sopra anticipato l’ansia da adattativa si trasforma in disadattativa quando la risposta ansiosa diventa dominante, invasiva o generalizzata

ansia dominante/ invasiva: quando l’ansia occupa gran parte del vostro pensiero con idee invasive ed intrusive che non lasciano spazio a strategie funzionali di gestione dell’ansia. Quindi quando ogni sforzo di distogliere la mente da paure e preoccupazioni risulta vano e si ottiene l’effetto contrario, ovvero ci si trova all’interno di un circolo vizioso per cui più si cerca di riportare l’ansia a livelli ottimali e più questa aumenta e si alimenta.

  • In questi casi si presenta una vera e propria perdita di controllo che può sconfinare in reazioni fisiologiche quali innalzamento della frequenza cardiaca, abbassamento del tono muscolare e sensazione di soffocamento prendono il sopravvento sulla capacità di autocontrollo.(attacchi d’ansia e di panico)

ansia generalizzata: quando l’ansia non è diretta verso uno stimolo preciso.

Diventa generalizzata ad una serie di situazioni aspecifiche e neutre che altrimenti non provocherebbero paura e ci si sente pervasi da una paura apparentemente ingiustificata ed infinita che si manifesta con la sensazione che qualcosa, qualunque cosa possa accadere, sprofondando in un’angoscia che ti impedisce di esistere senza sentirti minacciato.

In entrambe le condizioni l’ansia diventa invalidante per le vostre capacità cognitive e relazionali incidendo anche sul tono dell’umore e creando un disagio significativo o menomazione del funzionamento sociale e lavorativo

TECNICHE DI GESTIONE DELLO STRESS :

come calmare l’agitazione.

Quando ci si accorge che il livello d’ansia giunge al di sopra della nostra soglia di tolleranza, o ancora meglio se si vuol lavorare per prevenirla, cosa dobbiamo fare?

E’ opportuno fermarsi concedendosi lo spazio e il tempo necessario per evadere da stress e preoccupazioni e ritrovare un equilibrio psicofisico che vi aiuti a trovare strategie di
coping, di gestione più funzionali.

Il primo passo quindi consiste nel trovare il tempo, agire con consapevolezza e rilassarsi nel qui ed ora:

esistono tecniche attive che richiedono un impegno fisico liberando così la testa da impegni mentali.

  • la corsa
  • vari hobby
  • attività quotidiane e sportive
  • ascoltare musica, ecc..

Mentre le tecniche passive utilizzano

  • la percezione e la consapevolezza del proprio sentire come ad esempio la mindfulness
  • la respirazione per agire e sedare emozioni e pensieri negativi come la respirazione diaframmatica
  • il rilassamento psicofisico per gestire stress ed emozioni come il training autogeno

Ansia a chi rivolgersi ? 

Il passo successivo richiede l’aiuto di un professionista che vi aiuti ad autorizzare la vostra parte più fragile, ad identificare, nominare e dialogare con l’emozione sottostante l’ansia senza reprimerla bensì accogliendola.

Ad identificare i pensieri cognitivi negativi e disfunzionali collegati all’emozione, affrontarli e ridimensionarli con l’obiettivo di costruire insieme modalità reali e più funzionali per reagire a situazioni di vita stressanti e ricercare quei campanelli d’allarme che ci avvisano preventivamente quando la nostra mente è in sovraccarico emotivo.

Si può guarire dall’ansia? 

Diversi studi sulla psicoterapia hanno dimostrato che anche per i pazienti che manifestano sintomi ansiosi, l’empatia che il terapeuta è capace di provare verso il paziente è di per sé uno dei fattori terapeutici più importanti per avviarsi verso un maggior benessere psichico. Tra le principali fonti dell’ansia e dei suoi equivalenti sintomatici vi sono relazioni presenti e passate nelle quali si è sperimentato un senso di non accettazione, squalifiche e disconferme da parte degli altri che hanno impedito una totale legittimazione del soggetto. Darsi la possibilità di sperimentare all’interno della reazione terapeutica un nuovo sé, di sentirsi accettato e non giudicato in maniera incondizionata, può avere da solo potenti effetti terapeutici.